Prima puntata della rubrica “Marketing dal Giappone” dove ti condurrò attraverso un viaggio alla scoperta delle più intriganti strategie di marketing che ho avuto modo di incontrare durante il mio mese trascorso nel paese del Sol Levante.
Da Hiroshima a Nikkō, ho incrociato strategie che spaziano dall’innovativo al curiosamente bizzarro, quella che stai per leggere in questo momento mi ha “rovinato” parte della magia di questo Paese… beh, immagino sia inevitabile, più scavi più scopri.
Sai cosa è un Torii?
Con un’altezza dai due ai venti metri, rappresenta una sorta di porta che, generalmente, puoi trovare all’ingresso dei Santuari shintoisti e simboleggia il punto di confine fra il mondo degli esseri umani ed il regno divino.
Spesso, sulle colonne che lo sorreggono, puoi trovare incisi dei kanji, qui sotto trovi una mia foto che te li indica, ma… come mai la mia faccia sarà così sconcertata?
Quale mantra sarà mai iscritto su tale importante portale, che unisce l’umano con il divino?
Beh, su quello che sto indicando c’è scritto “Clinica Sugiki” 🤔. Il motivo?
Semplicissimo, se si fa la giusta donazione è infatti possibile acquistare uno “spazio pubblicitario” e far incidere il nome della propria famiglia, azienda o attività.
Per l’esattezza, al Santuario di Fushimi Inari-taisha (dedicato a Inari, divinità del buon raccolto e del successo in affari), luogo nel quale ho fatto questi scatti, è possibile acquistare un Torii, che verrà letteralmente piantato per un periodo di tempo variabile in base alla donazione.
Nessuno si aspetta un ritorno economico diretto da questa pratica, è più un metodo per ingraziarsi gli dei, nulla di diverso rispetto al lanciare una monetina nella Fontana di Trevi, anche se probabilmente è più adatto l’esempio dell’accendere un cero in Chiesa.
Ciò nonostante adesso non guardo più questi Torii con la stessa magia; immaginarsi scritto “Pizzeria da Tonino” e “Azienda idraulica Rossi” nella foto qua sotto, fa inevitabilmente scemare l’entusiasmo.
Bisogna però ammettere che è un ottimo sistema per invogliare persone ed aziende ad fare una donazione, anche cospicua, che aiuterà a mantenere in salute il Santuario.
Ok Roberto, tutto molto interessante, ma che attinenza ha alla mia attività? Come potrò mai trarne qualcosa di utile?
Hai perfettamente ragione, dubito tu possa metterti a vendere Torii in Italia (o da qualsiasi altra parte…), ma aspetta un secondo, questa strategia non ti ricorda qualcosa di familiare 🤔?
Prima di svelarti dove hai già visto questa tecnica di marketing ti ricordo che puoi trovare tutti i miei contenuti sulla mia newsletter settimanale.
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Tornando a noi, ricapitolando, in cambio di denaro viene fornito un bene non tangibile (ok, il Torii è fisico, ma mica te lo porti a casa), che non ha un impatto diretto sulla tua persona ma ti fa comunque stare meglio.
Non ti ricorda un sistema di “adozione a distanza”?
Questa tipologia di business esiste da una marea di tempo, dalle adozioni dei bambini a quelle degli animali.
Negli ultimi anni è stato rispolverato, con ottimi risultati, da moltissime aziende.
Ad esempio, tramite Treedom puoi adottare un albero, che non vedrai mai e che non potrai mai toccare.
Con 3Bee puoi adottare un alveare, in cambio, se spendi almeno 29euro, ti verrà inviato ad aprile 2024 (questo articolo è scritto a settembre 2023) un barattolo di miele da 500g.
Per darti un contesto, acquistarlo ad un supermercato della catena Iper, senza nessuna offerta, ha un costo di 16euro/Kg. Oggi però è in offerta sul voltantino ed il costo è di 10euro/Kg.
Ovviamente una persona non adotta un alveare per avere il miele, o quantomeno non dovrebbe essere così, si sposano infatti le motivazioni dietro a queste iniziative.
Anche se nei fatti, se mi “regali” un po’ del miele che ho adottato, mi invogli anche a mantenere la mia offerta nel tempo: mi pulisco la coscienza e ci faccio pure colazione.
Alla fine, nel bene o nel male, si parla sempre di marketing (ti convinco a compiere un’azione) e di business (la mia attività deve essere sostenibile ed in crescita).